D’improvviso
- 1994
Testo
scritto per diversi usi: recitativi, teatrali, performativi, radiofonici, come
testo per musica corale e/o strumentale, come sceneggiatura cinematografica, per
videoarte. O semplicemente come testo per studio per esercizi di dizione o
prosodia.
Esso va
letto e interpretato isolando i versi e non legando le parole o gruppi di
parole tra loro attraverso una sintassi sequenzialmente prevedibile e logica. Il
testo va letto cioè affidandolo a voci o registri diversi, sia nel numero che
nei timbri o colori vocali e intonazioni (anche quindi una sola voce, ma con
diverse risorse timbriche). I versi saranno interpretati come se fossero letti
uno per volta (inframezzati da pause di durata indeterminata) senza uno schema di
interventi sequenziali predefinito: quindi estemporaneamente, secondo ciò che si
riterrà espressivamente opportuno, ed incappando quindi, inevitabilmente, in
multiple ed imprevedibili sovrapposizioni corali, sia in senso ritmico che
semantico.
A
seconda della destinazione che verrà data al testo, si metteranno in moto
metodologie compositive ed interpretative tra le più fantasiose, purché si
rispetti la divisione delle parole in versi indicata, prendendosi cura di
delineare una rigorosa strategia compositiva partendo dai numeri in sequenza
associati ai gruppi di versi.
1 sbarazzandosi delle false organizzazioni/su
pentagramma/di dimenticate felicità/ormai prive di canto/la musica/la vita ritornerà
ad essere/più vera/le decisioni/le situazioni/le organizzazioni diverranno/più
umane/ci si dimenticherà/delle sbarre/delle misure/ delle durate/delle pause/accarezzeremo/i
fanciulli e la pelle/col nostro morbido tatto diverrà/ strumento/di rara
musica,/diverranno come una grande cetra/i loro capelli/i loro sorrisi/dopo
lunghe giornate di lavoro/appariranno e scompariranno/nel lungo sonno/come
fiori
2 come poesie di passione/saranno i loro giochi/di
sesso/le loro feste sacre/di libera comunione/di scambio/di salive e sangue/come
per suggellare intese/all’eterno/li dovremo solo immaginare/per adesso/in
questo universo/dove la luce negativa/viaggiando più veloce/dove sconquassa
palazzi/elimina riflessioni/dove la baraonda di vibrazioni meccaniche/provoca
sordi non necessari/muti indecisi/indifferenti persino con le braccia/
decadenti come quelle vecchie barbe/di epoche trascorse in lontananza/tra
fuochi e vacche
3 ma non si può tornare indietro/né si deve/bisognerà
immaginare ancora/futuri improvvisi/calamità di primavere/di estati grandiose/di
rigogliose meraviglie di pensiero/se lo stesso pensiero/si eliminasse al posto
dell’azione/ci si vorrà più bene/ci si proietterà l’un l’altro/come grandi
conchiglie/come i tentacoli di una splendida creatura/del mare e del silenzio/
4 se il sogno allora/non è sogno/se la realtà
può/se la si nasconde/divenire miracolosa/allora io vi propongo/una grossa cosa/date
inizio a una nuova commedia/ immaginandola lontano/ desiderandola vera/sognate
e trasportate i vostri corpi/al di là di queste montagne/di queste vallate/oramai
nere di sangue/di troppi morti/di troppe false verità
5 rincorretevi l’un l’altro/nudi toccatevi/accarezzatevi
e scoprite/i vostri corpi con l’odorato/coi profumi/che le belle stagioni vi
regalano/ spalmate all’infinito le vostre pelli/dei vostri capelli fatene
parrucche/giocando e tagliuzzando/con dolcezza estrema/i petali d’immemorabili
tramonti/decorandovi il corpo/baciatevi e sorridete ancora/speranza della
Natura/degli eventi in trasformazione
6 sarà già musica/tutto questo palpitare di
anime?/la splendida cometa/che attraverserà le vostre/interminabili notti/come
la posso mai dimenticare?/mi sembro già bambino/se non lo sono mai stato/un
giorno passato ritornerò a giocare/specchiandomi tra immense pance/ed
abbondanze di enormità terrestri/tra calori e colori freddi/di autunni isolati/di
una percezione mirabile/come sarà delicata/forte/allo stesso tempo questa
musica/di serenità/di umanità crescente/che balza come/quel vostro cerbiatto/come
quella incandescente luna/ dell’agosto sacro/di quel sole stabile/di quella
stella intrigante e prepotente/come i vostri occhi/di esperti/di saggi.
7 voi sconoscete d’incanto/la vostra natura/queste
parole di tempi impensabili/mai le leggerete/ mai scoprirete le nefandezze/dell’universo/della
tecnica e del progresso/questo primitivismo/questa voglia di cadere
all’indietro/sembrano false/già ripetute da sventurati/da maledetti di quella
ostile società/questo ritorno adesso /sembra un crollo di barriere invalicabili/come
le vostre teste/di insondabili cervelli/di incomprensibili bruttezze/di fare e
di pensare
8 le schiavitù che vi siete incatenate/vi
bruceranno i polsi/nelle vostre caviglie/si spezzerà la corda decisiva/dell’annientamento/come
un immenso fuoco/il fuoco negativo di atomici ricordi/che voi stessi avete
disegnato orrendamente/ma per rivedervi fanciulli/dovrete spogliarvi/toccarvi
per intere notti all’alba/ le mani e i piedi nudi/baciarvi di delicatezze/di
spontaneità/anche irrisposte
9 la musica/il lavoro delle vostre case/il
suono degli scambi/di movimenti di carezze/dei fonemi/di dolore per le morti
all’aperto/i ritmi delle gambe/delle strade che solcano/interi scenari/di splendide vallate/di percorsi
infiniti/che nessuno osa scoprire/dunque una musica che si forma/si organizza
solo perché viene ascoltata/ringraziata come rito primigenio/di antiche lucentezze/di argenti che riflettono/la
Madre Luna/del suo spessore bianco/ all’aperto cielo/l’ascolto di segmenti/di
piacere/del senso di intervalli/di suoni e di dolci armonie/di equilibrio fantastico/naturalmente
intonato/sulle cadenze di foreste/che mai si sapranno perdute
10 l’insieme strumentale di dimenticate
lamentele/cederà alla forza di un’unica espressione/il confondersi di parti/di
pentagrammi/in chimeriche frasi di fiati/lo strisciare caldo delle avventure
solitarie/si confonderanno assieme a timbri/procedure d’arco/come violini che
da lontano segnano/il ricordo di morti importanti/di nascite che appaiono/la
giusta risposta/del loro benedetto/soffrire come/per sacrificare idee/esperienze
di saggezza/di grandi mari e di bellissimi ornamenti
11 ecco cosa potrei dirvi allora/ciò che della
musica io penso/è necessario estirpare dall’ascolto naturale/i suoni nel loro
splendido fulgore/nella loro organizzazione/per ricomporli secondo/procedimenti
a costruzione?/nella realtà in cui la musica è già vita/padrona dell’Essere/che
senso potrebbe avere/ comporre ciò che in natura non si può scomporre?/per
questo la musica differisce/dalle altre arti/per questo il suono/non è come la
parola
12 il suono estirpato dalla vita/più suono non è/strappato
dal succedersi temporale che gli appartiene/assume perciò/un aspetto
inconsistente/per questo il suono/la musica e la composizione/altro non sono
che/fatti che nella vita trovano/la loro grande forma e consistenza/che trovano
natura/espressione/per questo il loro accadere/è già Forma che contiene/mille
scambi/e scambi di relazioni insondabili/che da questo Insondabile trovano forma/sarebbe
come dire che/l’ordine lineare con cui si organizza il Caso/altro non è che/
Caos organizzato/forma che appare forma
13 Perché il suono/non è un’arma o un
comportamento/è succedersi di atti/di fatti/di energie e di stasi/di dinamismi
che nella vita avvengono/in ogni direzione/e allora sarà mai possibile ascoltare/saper
vivere considerando la Musica/come Altra vibrazione della Vita/in ogni suo
manifestarsi?/perché non spingersi a pensare/che il volere sempre/e dovunque
impossessarsi/dell’Imprendibile suono/può considerarsi il primo Errore
dell’uomo/che distaccandosi dalla Natura e da Dio/vuole imporre se stesso?
14 allora anche il profeta del Caso e del
Silenzio/scomparirà per sempre avvolto/dileguato tra mille suoni/che negano la
musica/l’ordine/(casuale?)che/è stato dato loro/per rendere simbolo/un’innegabile
naturalità/naturalezza non curante/di prevedibili tentativi/di previsione/di
organizzazione/di intenzioni/e allora l’individualismo esasperato/di dovere sempre/dovunque/rappresentare una porzione di
tempo musicale/col proprio nome/con i propri limiti infiniti?
15 verrà il tempo in cui/non ci si approprierà
del suono/della vita degli altri/come di un terreno/di un pezzo di stoffa
logorato dal tempo?/le trasformazioni e le conseguenze/i ritardi/le relazioni e
le contraddizioni/i raffronti, le analogie e i commenti/non succedono istante
dopo istante/silenziosamente/senza che una volontà organizzatrice/guidi la
coscienza liberata/dal possesso e dal potere?/voglio ancora sognare/di un sogno
ad occhi aperti/e lucido come il sole/che ci guarda eternamente/voglio pensare
che l’atto del comporre/è dunque già/una manifestazione di possesso/di potere
che conduce/alla disperazione e alla perdita progressiva/di ogni umanità
16 e allora così mi spiego/il senso della vita/di
innumerevoli musici/alla ricerca di un mondo più vero/attraverso la scrittura
su pentagrammi/di vicende/di organizzazioni/di amori negati/dalla vita e dalla
falsità di azioni/costruzioni di meccanismi sonori/che simulano sincerità
altrimenti disperse/ricordare attraverso il segno/un atto falsificato dal Non
Umano?/ricordarsi di scambi di luce/di movimenti/di legami che nella vita sono
andati perduti/nascosti da aggressioni/di cattiverie e di guerre/di potere e di
stupidità?/e allora l’uomo/non è stato mai uomo?/ci si potrebbe perdere/nei
meandri di una psiche/frantumata da impedimenti/da costruzioni che negano
attimo/dopo attimo l’Essere Umani
17 vorrei poter vedere il mondo/così com’è/come
sapiente meccanismo/grandemente incomprensibile/di musica infinita/di dolcezze
e asprezze/così saggiamente combinate/di durezze e violenze vere/che conducono/a
delicatezze e splendide certezze/vorrei poter reintegrarmi/nel ciclo della vita/e
non oppormi con atti/e con parole che si scontrano/con false violenze di
azioni/ma per tutto questo è necessario sospendere/la ricerca tra falsi
materiali/tra false carte/tra false bellezze di notazioni/e andare a cercare i
materiali della Vita/interminabili, inesauribili preziosità/che ci hanno detto/di
non guardare da molto tempo
18 è necessario cercare/la materia dei nostri
movimenti/dei nostri respiri/scoprire nell’Altro noi stessi/ l’immenso Dio che
in tutti/questi secoli ci ha lasciato fare/il suono allora/non è il movimento
della vita/l’essenza di un’esistenza/meravigliosamente incandescente/come il fuoco
che riscalda/ che ci fa sognare?/dopo questo ripulire del pensiero/oggi il
cielo mi appare più vero/solitario come quel passero che canta/da millenni di
candore in paesaggi stupendi/e soli, ricchi tra l’immensità/splendore di
naturalezza infinita/ infinità di meteore e di stelle/di luce, pura e bianca
neve/sfavillante come quel fiore colorato d’estate/e come sarebbe bello/trasmetterti
questa mia pace/d’osservare la realtà/di questa mia terra che/mi comprende
19 ti porterei con mano sicura/a chiamare il
mondo/con gli infiniti versi/con i suoi suoni/i suoi diademi di primavere/delle
scatenate lotte/del sesso e dei multiformi aspetti/dei cambiamenti e
trasformazioni/che la contemplazione/di questa Via fornisce/all’intera
riproduzione/il caldo amplesso/vero misticismo di una realtà insostituibile/il
gesto irripetibile/di ogni movimento/d’affetto e di premura/di calma che/ il
nostro cuore naturale ci regala/sono
elementi alti/di Alta conoscenza/consapevolezza di un’interiorità/che è stata
da molto tempo infangata/ma da fango che da sempre/è stato fatto passare per
oro
20 quanti errori/ma soprattutto/quante
infelicità di inutili sprechi/di tempo, di vite/di esistenze fuorviate/di
degradazioni/di sublimazioni costruite/arroccate su fragili piedistalli/di dubbie
fondamenta/di saggezza mostrata necessaria/ma col passare delle generazioni/apparsa
oramai degenerata/prima che per le anime e i cuori/illumina/nostra luna/nostra
luce/di speranza la materia/dei nostri sogni/gli oggetti della nostra vita/e
poi verrà da sé/la luce musicale di suoni/primordiali, di esistenze/essenze
vitali d’Altro ancora/il senso dell’immagine che il suono/ci ha sempre rivelato/non
è che Segno di una luce/scordata dal peccato/dell’Essere Superiore/dal voler
superare tutto/e a tutti i costi/la scia di questo mare/di sintomatiche
sonorità/d’altri tempi/ ci ha buttato davanti gli occhi chiusi/di una chiusura
innaturale/il senso di una Verità/creduta eternamente naturale/da immensi saggi/illuminati
maestri/di organiche conoscenze
21 questo mio desiderio/questa potenza che io ti
porto adesso/questo flusso ininterrotto di poetiche emozioni/ altro non sono
che/minuscoli frammenti di energia/della mia energia/di questo corpo carico di
gesti/che mirano ad un miraggio/fantastico, non utopico/è una grande esigenza
che/vuole stringere cuori/suoni in passioni d’eternità/d’infinite emozioni/un
grande desiderio di osservare/i circuiti di collegamenti che l’amore dona/ad
anime assetate di giustizie/di cose giuste, necessarie/come le interminabili
carezze/di sguardi all’Altro cielo/di splendori di corpi/di dolci curve/di
anatomici respiri/sospiri di piacere/necessario bene di necessità/ prolungate
da superiori beatitudini
22 per tutto questo voglio suonare/lo strumento
più vero e più grande/di questa grande orchestra/che l’universo intero/mi ha
fatto scoprire/voglio accarezzare le corde/sospirando accordi di luce/battendo
con bella violenza/di espressioni mai udite/le corde del mio strumento/preferito/di
grandezze di infinito entusiasmo/la vita/con tutto il suo accadere/vorrei
perciò dimenticare/le macchine sonore/di tasti meccanici/e le carte mute/ che
irrorano inutili inchiostri/di numerici riferimenti/false ragioni e poveri
suoni/adoperate come infime pedine che/dispongono nullità di azioni/inutilità/ipocrite
espressioni/di una certa musicalità resa/oramai schiavitù
23 è per questo che a volte/preso d’angoscia/di
tristezza negativa/l’idea di sottrarmi da questo mondo falso/ ripararmi da
nemici annientatori/mi perseguita la mente/mi propone fantastici percorsi/in
arancione/come quei monaci/col capo rasato che/popolano i miei sogni/come quei
cimbali/scintillanti di spiritualità/di trasparenza/l’idea di sottrarmi da
questa melma/di ipocrisia/accarezza le mie notti/riempie le mie tempie/
immaginando preghiere/beatitudini, mistiche relazioni/di saggezze cosmiche/impenetrabili
e incomprensibili/ alle diecimila creature in questo pavimento/strapieno di dolore
24 ma il vittimismo secolare/di religiosa
ascendenza/lo rifuggo, ne sono estraneo/semmai mi nascondo, potentemente/con
estremi mezzi/efficaci stratagemmi/guardo da lontano la folla/come un vichingo
di grandi moltitudini/detto legge/anche se chilometri, distanze millenarie/separano
le mie Parole/dalle vostre verbali nefandezze/dalle vostre brutture di sempre/musiche
orripilanti/immense nebulose inutilità/se i vostri scheletri rimbambiti/gocciolanti
falsità si agitano/per mezzo dei vostri luridi lacci/stanchi, innocui filamenti
di anticherie/se i vostri scheletri/sembrano spaventare/ammutolire grandi
folle/non preoccuparti più di tanto/ mondo cuore di sentimenti/delicati/di
raffinatezze ineguagliabili/di questo grande pensiero
25 tu ed io/gli incomunicanti saggi della
Tradizione eterna/compiamo giorno dopo giorno/istante dopo istante/il Verbo più
importante/di tante parole/di false azioni/il Gesto della Verità/dell’umile
ricerca di se stessi/attraverso questo immenso territorio/di suoni noi stessi
testimoni/di brillare la nostra vita/se anche se il nostro viso/appare nascosto/alle
moltitudini di automi/servi del progresso/le nostre musiche/le improvvisazioni
ispirate/da autentiche comunicazioni/di espressioni primigenie inonderanno/le
vostre case/di squallore di catene
26 sì/l’improvvisazione/d’improvviso incatenerà
le vostre anime schiave/di secolari giudizi/d’infamanti risposte/spazzerà per
sempre/i chilometrici pentagrammi/come carta/della più infima qualità/come
rifiuto accumulato/in tutti questi anni/da stomaci indecenti che hanno/solo
divorato/rosicchiato fumo di note/di parole in tempi/di minima musicalità
27 d’improvviso/quando la musica ascolterà/i
propri suoni/la composizione di incroci sonori verrà/rivelata solo
dall’incessante scorrere/di eventi fantastici/capirete cosa avranno mai voluto dirvi/quei
parassiti nevrotici/pensatori di musica/di filosofia/che avete calpestato
ingiustamente/ relegati con finte gabbie/in scantinati scordati dalle umanità/comprenderete/le
vostre madri e i padri/dei vostri fratelli/delle sorelle/di questa spiaggia
assolata/in questo mare/raggiungerete il santuario/di un magnifico altare/rimasto
intatto nel tempo/di uno spazio conservato/riservato agli eletti/del Popolo
vero/testimone di inutili tragedie/come d’improvviso/l’Esplosione dell’universo
intero/del Beato Distruttore/v’illuminerà i cervelli/come all’inizio/della fine
dei tempi